Prendiamo spunto da un articolo apparso sabato 13 Giugno sul quotidiano Gazzetta di Parma (p.12) dal titolo “Furti e truffe, una lezione per difendersi dai malviventi” per riportare l’attenzione sull’eterno confronto tra impianto di allarme e inferriate alla ricerca della soluzione migliore.
Già in un precedente post avevamo affrontato l’argomento mettendo in risalto che non esiste una soluzione migliore rispetto all’altra ma, piuttosto, che inferriate e impianto di allarme concorrono insieme, e con altri fattori, a costruire la sicurezza della casa.
Se il sottotitolo dell’articolo («Tanti i sistemi per eludere gli allarmi») potrebbe sembrare allarmistico, come professionisti della sicurezza ci sentiamo di tranquillizzare quei lettori che abbiano installato non solo i sistemi di allarme professionali di Ekotec, ma anche quelli di tante altre aziende serie del territorio. Rassicuriamo tutti: un impianto di allarme che possa dirsi professionale, non è infatti eludibile con semplici stratagemmi e, soprattutto, non può essere manomesso senza che il proprietario ne sia prontamente ed accuratamente informato dal sistema stesso!
E’ con il dialogo costruttivo e sinergico tra i professionisti della sicurezza, in particolare tra chi installa sistemi di allarme, chi inferriate o porte blindate e, perchè no, chi provvede alla vigilanza, che ognuno può trovare la soluzione migliore per le proprie esigenze e per il proprio budget, senza dimenticare l’importanza della manutenzione periodica ai dispositivi di sicurezza.
Così come riporta l’articolo: “La revisione delle blindature va programmata e affidata a personale competente in materia per garantire la durata nel tempo e la costante efficacia dei vostri componenti di sicurezza“, lo stesso vale per gli impianti di allarme: una verifica prima delle meritate vacanze (efficacia delle batterie in caso di black-out e sufficiente credito sulla SIM telefonica per gli avvisi) ci assicurerà del loro buon funzionamento, facendoci partire tranquilli.