Nell’ambito della Security, tutte le più grandi aziende produttrici stanno investendo in modo massiccio nella ricerca e sviluppo di apparati tecnologicamente sempre più evoluti. Fra i settori maggiormente investiti da questa spinta ci sono il controllo accessi e la rivelazione presenze. Ciò è dovuto principalmente al fatto che, proprio in questi due settori, lo sviluppo delle scienze biometriche ha reso possibili soluzioni fino a poco tempo fa impensabili. Un esempio di questa applicazione sono i nuovi terminali Hikvision per il riconoscimento facciale.
Il colosso cinese propone infatti 3 diverse tipologie di terminali, pensati per essere utilizzati in maniera flessibile e in diversi contesti:
- Terminale di riconoscimento facciale a muro;
- Terminale di riconoscimento facciale con base o a muro;
- Componente di riconoscimento facciale per tornelli.
I 3 modelli, che si contraddistinguono per l’elevato contenuto tecnologico e il design accattivante, si caratterizzano anche per la facilità di utilizzo e installazione. Il terminale a muro è stato pensato per un rapido accesso agli ingressi. Il secondo apparecchio, oltre al posizionamento su una superficie verticale, può essere installato anche su un piano di appoggio. Infine il componente per i tornelli, che può essere orientato sia verticalmente che orizzontalmente, è stato studiato per gestire i meccanismi di apertura all’ingresso.
La tecnologia utilizzata per questi terminali è basata su algoritmi di Apprendimento Profondo (il cosiddetto Deep Learning), sviluppati nel campo di ricerca dell’Intelligenza Artificiale, e garantisce minori ritardi di trasmissione e un carico ridotto sui componenti di back-end. Questo si traduce in un elevato tasso di successo nel processo di riconoscimento a fronte di tempi brevissimi. I tornelli accessoriati con questi terminali, nelle ore di punta, riescono ad abilitare all’ingresso fino a 40 persone al minuto.