A seguito della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, dai Vigili del Fuoco è arrivato un chiarimento sul Decreto Controlli. Il provvedimento definisce i criteri generali da adottare per effettuare i controlli e la manutenzione di impianti e attrezzature antincendio. Nell’Allegato II, inoltre, vengono indicate le procedure per qualificare i tecnici manutentori allo svolgimento di tali attività.
Nel post “Figura e formazione dei tecnici manutentori” abbiamo già indicato conoscenze, abilità e competenze che deve possedere chi svolge i controlli, nonché le modalità di valutazione delle stesse. La circolare dei Vigili del Fuoco mira a chiarire i contenuti del decreto prima della sua entrata in vigore, il 25 settembre 2022.
Il testo è suddiviso in tre appendici che approfondiscono diversi argomenti:
- Caratteristiche dei docenti e dei centri di formazione;
- Programmi dei corsi di manutenzione sui presidi antincendio
- Modello per la richiesta di ammissione all’esame di idoneità per il conseguimento della qualifica di manutentore qualificato.
Appendice 1: caratteristiche dei docenti e centri di formazione
Nella prima appendice si dà ampio spazio ai requisiti dei docenti, requisiti che si differenziano nel caso in cui l’insegnamento sia pratico o teorico. Vengono inoltre definiti gli ambiti all’interno dei quali individuare i soggetti formatori, fra cui le associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori nel settore dell’antincendio, le associazioni impegnate nella produzione, installazione o manutenzione dei presidi antincendio e i soggetti formatori accreditati presso la regione di competenza. In tutti i casi deve essere comprovata l’esperienza nel settore della formazione dei tecnici manutentori antincendio almeno triennale.
Nell’Appendice 1 sono indicate anche le caratteristiche delle aule per lo svolgimento delle lezioni teoriche e delle aree per lo svolgimento di quelle pratiche, comprese le attrezzature necessarie.
Appendice 2: programmi dei corsi di manutenzione dei presidi
Nell’Appendice 2 sono riportati, per ogni tipologia di presidio, i programmi ed i contenuti didattici minimi per le lezioni teoriche e per quelle pratiche. Sono specificate anche le eventuali propedeuticità.
Appendice 3 del chiarimento sul Decreto controlli: esame di idoneità
L’esame per la valutazione dei requisiti si basa sulle conoscenze, sulle abilità e sulle competenze precisate nel decreto. Il provvedimento stabilisce anche le modalità di verifica che sono diverse a seconda dell’esperienza o del possesso di precedenti certificazioni da parte degli aspiranti tecnici manutentori qualificati.
Nell’Appendice 3, proprio per tenere conto delle diverse casistiche, è riportato il modello col quale il candidato, oltre alle proprie generalità, indica gli impianti, le attrezzature e i sistemi per i quali è in possesso delle competenze necessarie a svolgere l’attività di tecnico manutentore, e chiede l’ammissione all’esame. Superato quest’ultimo, il candidato diviene “tecnico manutentore qualificato” e il suo nominativo viene inserito su un’apposita piattaforma gestita dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.