A 12 anni dall’ultima versione, arriva l’edizione 2024 della Norma CEI 79-3, resasi necessaria per adeguare i criteri di progettazione degli impianti antintrusione all’avanzamento tecnologico e funzionale del settore.
La nuova edizione conserva l’intenzione originaria delle precedenti, che era quella di fornire le indicazioni e i requisiti minimi per ciascuno dei “Livelli di Prestazione”, ma punta a raggiungere lo scopo, attuando una serie di cambiamenti.

Le novità dell’edizione 2024 della Norma CEI 79-3

Rispetto alla precedente edizione, si è cercato di ottimizzare la nuova norma introducendo alcuni miglioramenti. Vediamo quali:

  • fino ad oggi spettava al tecnico il compito di individuare il Livello di Prestazione da raggiungere, basandosi sui criteri contenuti negli allegati B e C. Nella nuova versione è stato introdotto il tema dell’Analisi del Rischio e sviluppato un metodo per elaborarla. In tal modo si è resa possibile un’attribuzione più precisa delle responsabilità, svincolando il tecnico da un compito aleatorio;
  • è stato introdotto il concetto di sotto-impianto e definito un approccio modulare e flessibile della progettazione che consenta eventuali successivi ampliamenti;
  • sono stati eliminati i due precedenti “metodi” progettuali, il Tabellare e il Matematico, sostituiti da un nuovo Metodo Tabellare. Quest’ultimo, prescrittivo e dettagliato, costituisce un riferimento efficace nella fase iniziale di impostazione del progetto;
  • per ogni Livello di Prestazione è stato definito un diverso approccio alla progettazione dell’insieme dei rivelatori. Inoltre, per ogni approccio, quando possibile, sono fornite più opzioni equivalenti da scegliere in base alle caratteristiche del contesto e agli eventuali vincoli installativi;
  • per poter confrontare più progetti che offrono il medesimo Livello di Prestazione, ma differenti funzionalità accessorie, sono stati creati un nuovo indicatore opzionale, l’Indice dell’Integrazione di Sicurezza, ed un Metodo oggettivo per calcolarlo. In tal modo è possibile comparare sistemi che offrono soluzioni aggiuntive diverse, le quali possono integrarne la sicurezza senza influire sul Livello di Prestazione;
  • Infine, è stato fatto un aggiornamento dei riferimenti normativi e si è cercato di semplificare il testo, eliminando inutili rimandi tra i vari capitoli e cercando di utilizzare un linguaggio il più possibile chiaro e conciso.

Impianti antintrusione: quali scegliere e come progettarli

Innanzitutto, per garantire un impianto antifurto efficace è necessario fare alcune valutazioni preliminari. La prima riguarda l’analisi puntuale dell’immobile che si vuole proteggere, attraverso la valutazione della destinazione d’uso, posizione, ampiezza, ed eventuali “punti deboli”. Quindi è necessario comprendere le personali esigenze di protezione della committenza ed, infine, il budget messo a disposizione.

Una volta effettuato questo primo step, lo specialista potrà avviare la progettazione facendo riferimento alla nuova Norma CEI 79-3. Dal punto di vista dell’utente finale, come riportato nel post “Impianto antifurto: come funziona e quale scegliere” sarebbe auspicabile che conoscesse, seppur superficialmente, il funzionamento di un sistema antintrusione. Solo in tal modo, infatti, potrà comprendere e condividere le scelte del professionista.

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