Il nuovo articolo 27 del Testo Unico sulla Sicurezza, allo scopo di rafforzare le attività di contrasto al lavoro sommerso e di vigilanza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ha introdotto la patente a crediti (o a punti). Obbligatoria a partire dal 1° ottobre 2024, essa rappresenta un importante sistema di qualificazione per tutte le imprese (non necessariamente classificate come edili) e i lavoratori autonomi che operano “fisicamente” nei cantieri, temporanei o mobili.
Patente a crediti: cos’è e come si ottiene
La patente a crediti è dunque uno strumento che certifica il livello di conformità alle norme di sicurezza dei soggetti che operano all’interno di cantieri. Il funzionamento è simile a quello della patente di guida per i veicoli: si parte con un punteggio di 30 crediti che potranno essere decurtati in caso di infrazioni alle norme di sicurezza o incrementati in occasione di iniziative virtuose o particolari condizioni. Per lavorare in cantiere la patente dovrà avere almeno 15 crediti.
Sono escluse dall’obbligo le imprese o i lavoratori autonomi che effettuano esclusivamente prestazioni di natura intellettuale oppure che sono in possesso dell’attestazione di qualificazione SOA, in classifica pari o superiore alla III. Tutte le altre devono presentare domanda all’Ispettorato Nazionale del Lavoro che rilascia il documento in formato digitale a seguito della verifica del possesso dei requisiti autocertificati in sede di richiesta.
Per ottenere la patente a crediti sono necessari i seguenti requisiti:
- iscrizione alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
- adempimento degli obblighi formativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
- possesso del documento unico di regolarità contributiva (DURC) in corso di validità;
- se previsto, possesso del documento di valutazione dei rischi (DVR);
- possesso della certificazione di regolarità fiscale (DURF), quando necessaria;
- avvenuta designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) nei casi previsti.
Patente a crediti e prevenzione incendi
Come anticipato, i 30 crediti iniziali potranno essere ridotti in caso di violazione delle norme di sicurezza. Fra queste rientrano anche le carenze documentali in materia di prevenzione incendi e in particolare:
- la mancanza del documento di valutazione dei rischi di incendio;
- l’omessa elaborazione del piano di emergenza e di evacuazione;
- l’omessa formazione e addestramento dei lavoratori.
Se nella stessa ispezione vengono rilevate più infrazioni, i punti sono decurtati in misura non eccedente il doppio di quella prevista per la violazione più grave. La patente con punteggio inferiore a 15 crediti impedisce alle imprese e ai lavoratori autonomi di lavorare nei cantieri temporanei o mobili.
Infine, è utile ricordare che le suddette mancanze non comportano solo la riduzione dei punti, ma costituiscono anche grave violazione in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro, sanzionate con un provvedimento di sospensione dell’attività.