Nel nostro blog abbiamo già parlato dei sistemi antifurto per esterni, facendo una panoramica dei diversi dispositivi in commercio. Oggi approfondiamo il funzionamento delle barriere antintrusione che rappresentano senz’altro una delle soluzioni più efficaci e versatili per la protezione del perimetro.
Cosa sono e come funzionano
Le barriere antintrusione sono dei sistemi di sicurezza elettronici, composti da due sensori posti uno di fronte all’ altro, ad una certa distanza. Il primo agisce da emettitore, inviando un segnale; il secondo funziona da ricevitore, riflettendolo. In tal modo, l’apparato genera una linea invisibile che permane nello stato di “quiete”. Nel caso in cui questo confine invisibile venga attraversato, l’emettitore invia un segnale di allarme alla centrale antifurto che notifica l’intrusione.
Al giorno d’oggi, questi dispositivi sono così sofisticati da garantire un elevatissimo livello di precisione. Nel caso frequente di attraversamento da parte di animali di piccola o media taglia, il sistema, grazie ad una taratura di precisione, è in grado di “interpretare” l’evento. In tal modo sono ridotti al minimo i falsi allarmi. Anche gli agenti atmosferici o una forte insolazione possono influire sull’efficacia di un’impianto antifurto per esterni. A tal fine i prodotti di elevata qualità normalmente sono dotati di soluzioni che compensano questi fenomeni. Infine, la maggior parte dei dispositivi incorpora sistemi di sicurezza contro l’apertura, la manomissione e l’accecamento.
Oltre ad essere efficaci, le barriere perimetrali sono estremamente versatili: in base alle dimensioni e alle distanze che riescono a coprire, possono essere utilizzate per proteggere porte, finestre o facciate. In alcuni casi possono essere impiegate anche per il controllo del perimetro di un’intera proprietà.
Barriere antintrusione a infrarossi
I dispositivi che sfruttano la tecnologia a infrarossi sono sicuramente i più comuni. Possono arrivare a coprire anche distanze di oltre 100 metri. Uno o più raggi infrarossi vengono inviati da un emettitore e fatti “rimbalzare” dal ricevitore. É fondamentale che, al momento dell’ installazione, sia prestata una particolare attenzione al perfetto allineamento dei pali; in caso contrario si potrebbero riscontrare anomalie nel funzionamento. Le soluzioni a infrarossi possono risentire dei cambiamenti repentini di calore oppure di “accecamenti” da insolazione diretta o riflessa.
Barriere antintrusione a microonde
I sistemi a microonde si basano sullo stesso principio di funzionamento di quelli a infrarossi, ma in questo caso la comunicazione fra emettitore e ricevitore avviene attraverso onde elettromagnetiche. I dispositivi a microonde possono lavorare male in presenza di forti campi magnetici, ad esempio vicino a ripetitori televisivi o, più raramente, vicino a ripetitori di telefonia mobile.
In linea generale, le barriere a infrarossi sono più indicate per proteggere finestre e/o porte, mentre quelle a microonde sono impiegate nei sistemi di sicurezza di aree più estese, come giardini o piazzali. Da qualche tempo sono disponibili anche barriere a doppia o tripla tecnologia, che combinano raggi infrarossi e microonde per abbattere ulteriormente i falsi allarmi e garantire prestazioni ancora più elevate.
Quali scegliere
A seconda delle necessità, le barriere antintrusione possono essere utilizzate da sole o integrate in un sistema di sicurezza “misto”. In tal caso dovrà essere redatto un progetto che tenga conto dello stato di fatto, del livello di protezione desiderato e di tutti gli altri componenti dell’impianto. L’unico elemento costante su cui basare la propria scelta è quello di optare per dispositivi di qualità riconosciuta, prodotti da aziende specializzate. Fra queste segnaliamo le barriere della Cias Elettronica e della Mitech, nostri fornitori qualificati da anni.