A palazzo Tarasconi a Parma si è appena conclusa la mostra non autorizzata su Banksy, artista anonimo considerato uno dei maggiori esponenti della Street Art. L’evento, che ha fatto molto parlare di sé, è stato ospitato nei locali seminterrati dell’edificio, regolarmente destinati ad attività espositive. Gli impianti antintrusione e videosorveglianza realizzati da Ekotec hanno consentito di mantenere le opere al sicuro da eventuali tentativi di furto o da atti vandalici per tutta la durata della mostra.
Di norma, i lavori dell’artista sono pensati e realizzati quasi esclusivamente su superfici visibili al pubblico. Le sue opere, infatti, trovano espressione ideale nella dimensione dello spazio urbano. Banksy non ha mai venduto fotografie o riproduzioni dei suoi graffiti, ma nel tempo questi sono diventati così ambiti da spingere i banditori d’asta a cercare di venderli sul posto, lasciando al vincitore l’onere della rimozione.
L’artista coi suoi lavori documenta la povertà della condizione umana. Adottando gli elementi tipici della cultura di massa, rivisitati con tagliente ironia, egli affronta temi come la manipolazione mediatica, le atrocità della guerra, l’inquinamento, lo sfruttamento minorile e il maltrattamento degli animali. Il suo linguaggio, preso in prestito dal mondo della pubblicità, rende le sue opere fruibili da chiunque e il suo messaggio di denuncia sociale estremamente efficace.
Sebbene la loro collocazione più giusta sembri rimanere la strada, la possibilità di osservare, in un percorso espositivo, alcuni dei graffianti lavori di Banksy, è assolutamente apprezzabile. Gli spazi di Palazzo Tarasconi, protetti dalle soluzioni Ekotec, hanno rappresentato una location suggestiva e sicura per la mostra appena conclusa e lo saranno anche per quelle a venire.