Ormai da qualche giorno, lo stato di emergenza causato dai megaincendi scoppiati nella contea di Los Angeles, sta tenendo tutti col fiato sospeso. Le cause sono ancora da chiarirsi, anche se nelle ultime ore sono stati fermati alcuni sospetti piromani. Ad oggi il bilancio è di 25 vittime accertate e più di 15.000 ettari di terreno bruciati. A causa dei forti venti che continuano ad investire l’area, risulta difficile domare i vari roghi e a fare previsioni sui possibili sviluppi.
I venti secchi che stanno imperversando sulla zona, oltre a rendere complicato il contenimento delle fiamme e l’utilizzo dei mezzi aerei di spegnimento, sono fra le principali cause scatenanti. L’altro fattore primario è la prolungata siccità che affligge la contea da mesi. Oltre alla totale assenza di piogge da giugno a ottobre 2024, infatti, anche i mesi di maggio, novembre e dicembre 2024 sono stati fortemente sotto la media dal punto di vista delle precipitazioni.
L’emergenza in California, però, sebbene di ampissima portata, non è un caso isolato. Purtroppo, il fenomeno è consistente anche in altre parti del mondo, tanto da essere oggetto di studi e analisi, fra i quali i rapporti del Joint Research Centre (il Centro comune di ricerca europeo).
Il rapporto sugli incendi boschivi in Europa, Medio Oriente e Nord Africa 2023
L’ultimo rapporto del JRC “Incendi boschivi in Europa, Medio Oriente e Nord Africa 2023” riporta che nel 2023 gli incendi hanno interessato oltre 500.000 ettari di terreni naturali, corrispondenti a circa la metà della superficie dell’isola di Cipro. Un dato davvero allarmante, soprattutto per la natura del fenomeno, caratterizzato dai cosiddetti “megaincendi”, ovvero roghi impossibili da tenere sotto controllo con i tradizionali mezzi antincendio.
Il Report evidenzia il ruolo primario del cambiamento climatico che, negli ultimi 4 anni, ha contribuito ad un aumento, non solo della quantità delle aree colpite e della frequenza degli eventi, ma anche dell’intensità e della durata degli stessi. Lo sviluppo di roghi ormai va oltre il tradizionale periodo estivo e interessa aree che in passato non erano colpite.
Da questi elementi emerge chiaramente che la lotta agli incendi, sia essa aerea o terrestre, risulta sempre più complessa e richiede nuove strategie di intervento.
Sebbene l’andamento del 2024 sia stato meno disastroso di quello dell’anno precedente, la gravità e l’estensione del fenomeno in generale impongono ai servizi antincendio in Europa e nel mondo di trovare nuove e più efficaci soluzioni.
Roghi e megaincendi: la prevenzione rimane centrale
Al di là della questione climatica, i dati riportano che circa il 96% degli incendi boschivi in Europa è causato da azioni umane. Ne consegue che la strategia antincendio a livello globale per essere efficace deve basarsi su interventi di educazione e prevenzione, in particolare:
- investire su campagne di formazione per sensibilizzare e preparare la popolazione a fronteggiare i sempre più frequenti e intensi roghi determinati dalla crisi climatica;
- ridurre al minimo il numero di incendi boschivi attraverso un’attenta gestione del paesaggio, specialmente nelle regioni vulnerabili, evitando, ad esempio, l’accumulo di combustibili ad alto rischio e la loro continuità spaziale;
- monitorare costantemente i territori, specialmente quelli a rischio, e favorire lo scambio di informazioni e buone pratiche fra i vari paesi.
Oltre agli interventi di formazione, anche la tecnologia può rivestire un ruolo fondamentale. Ancora oggi, infatti, sebbene l’identificazione precoce dei focolai sia un obiettivo complesso, la segnalazione tempestiva rimane la soluzione più efficace per arginare le fiamme prima che si trasformino in megaincendi. A questo scopo si possono impiegare specifici sistemi di videosorveglianza, come lo Stribor adottato in Croazia, costituiti da dispositivi tecnologicamente avanzati. L’elevata risoluzione delle immagini restituite da tali dispositivi garantisce, infatti, una visione ottimale sia di giorno che di notte, mentre la possibilità di passare automaticamente alla tecnologia a infrarossi, aumenta la capacità di rilevazione di incendi.