Da qualche settimana è in vigore l’ultima versione del modulo di autorizzazione per impianti audiovisivi, emesso dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Questo è solo il più recente dei numerosi aggiornamenti che tale modello ha subito negli ultimi due anni.

Genesi del modulo di autorizzazione per impianti audiovisivi

Il primo passaggio, di cui vi abbiamo ampiamente parlato qui, è stata la riformulazione dell’art. 4, della Legge 300/1970 (Statuto dei Lavoratori), attuata nel settembre 2015 col D.Lgs. 151. Tale articolo, relativo all’uso di strumenti tecnologici per il controllo a distanza dei lavoratori, nella sua nuova versione, ha fatto venire meno il divieto generale di utilizzo di impianti di videosorveglianza in aree in cui sono presenti lavoratori.

Da quel momento in poi, pur limitando l’ambito dei controlli alle sole “esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale”, viene ammessa la realizzazione di impianti audiovisivi nelle aziende con presenza di lavoratori, previa autorizzazione della Direzione Territoriale del Lavoro. Al fine di richiedere tale autorizzazione fu predisposta la modulistica che inizialmente variava da una Direzione Territoriale all’altra.

Il secondo sostanziale passaggio, spiegato qui nel dettaglio, fu quello relativo all’emissione di un modello unico, valido su tutto il territorio nazionale. Tale modello, da utilizzarsi indifferentemente sia per le istanze relative alla videosorveglianza, sia per quelle relative all’installazione dei GPS a bordo dei mezzi aziendali, conteneva delle indicazioni decisamente stringenti, soprattutto in relazione ai documenti da allegare. Inoltre, come da noi precedentemente rilevato, quel modulo non accennava minimamente alle funzionalità (ormai usuali) di trasmissione delle immagini in rete e alla conseguente possibilità di visualizzazione delle stesse su postazioni PC remote o tramite dispositivi smartphone e tablet.

Il nuovo modulo di autorizzazione per impianti audiovisivi

Oggi, dopo ulteriori aggiustamenti, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha emesso l’ultima versione del modulo di autorizzazione per impianti audiovisivi. Vediamo cosa cambia nella sostanza.
– Innanzitutto il nuovo modello è relativo ai soli sistemi di videosorveglianza (e non più anche ai GPS), per l’installazione dei quali rimane fermo l’obbligo di esplicitarne le motivazioni fra sicurezza del lavoro, tutela del patrimonio aziendale ed esigenze organizzative e produttive.
– Nella sezione relativa alla “Dichiarazione” vera e propria è stato eliminato il riferimento ai tempi di conservazione dei dati (normalmente 24 ore salvo speciali esigenze), la cui esplicitazione invece è richiesta all’interno della Relazione da allegare al modulo.
– Fra gli allegati non compaiono più gli elaborati grafici, né la relazione tecnica, ma viene richiesta una sola relazione generale contenente tutte le specifiche dell’impianto (caratteristiche tecniche delle telecamere, modalità di funzionamento del dispositivo di registrazione, numero di monitor di visualizzazione e loro posizione, fascia oraria di attivazione).
– Persiste invece l’obbligo di presentazione dell’istanza solo in presenza di lavoratori e nel caso in cui o non siano stati eletti i rappresentanti sindacali aziendali oppure, anche se presenti, non sia stato raggiunto un accordo in relazione all’utilizzo dell’impianto di videosorveglianza.

Le modifiche sostanziali

La modifica però che risulta più evidente è l’inserimento di una serie di esempi esplicativi su come compilare la relazione. In particolare è stato introdotto il riferimento alle funzionalità di trasmissione delle immagini in rete, riferimento che in Ekotec già da tempo ritenevamo assolutamente necessario.

L’impressione è che si sia voluta attuare una chiarificazione allo scopo di agevolare gli addetti ai lavori e al tempo stesso di aggiornare la documentazione alle esigenze attuali. I settori della Sicurezza e della Privacy, strettamente connessi fra loro, sono infatti fortemente influenzati dall’avanzamento tecnologico nonché dall’avvicendarsi di nuove leggi e sentenze.

I servizi di consulenza Ekotec

In Ekotec sappiamo bene quanto sia fondamentale nel nostro lavoro essere sempre al passo coi tempi. E’ per questo motivo che, parallelamente al consolidamento delle competenze tecniche, curiamo costantemente l’aggiornamento in tema di nuove tecnologie e nuove normative. Alle aziende, così come ai privati, offriamo servizi “chiavi in mano” che, insieme alle soluzioni di videosorveglianza prevedono anche tutta la consulenza necessaria in materia di autorizzazioni e privacy per le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Cremona, Mantova.


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