Il Garante per la Protezione dei Dati Personali, ha da poco pubblicato sul proprio sito delle nuove FAQ che chiariscono ulteriormente alcune questioni relative a privacy e videosorveglianza. Dalle domande più frequenti si evince come persista ancora una certa confusione sugli ambiti di applicazione del Regolamento Europeo.
In questo documento il Garante ribadisce che l’ambito esclusivamente privato non è soggetto alle indicazioni dettate dal GDPR. Per tutti gli altri contesti, quali strade e uffici pubblici, aziende, aree commerciali e condomini, viene invece riaffermato il Principio di Responsabilizzazione. In base ad esso, spetta al Titolare del Trattamento, sia esso un Datore di Lavoro, una Pubblica Amministrazione o un Professionista, valutare la legittimità e la proporzionalità del trattamento, in relazione al contesto e alle motivazioni. Di conseguenza non è necessaria un’autorizzazione del Garante per procedere all’installazione di un sistema di telecamere, purché si operi in base al principio di Proporzionalità e si dia adeguata informativa del trattamento ai soggetti interessati.
Il modello dell’EDPB per i cartelli per la videosorveglianza
Riguardo quest’ultimo obbligo, nelle FAQ del Garante, viene nuovamente indicato il modello dell’EDPB (Comitato Europeo per la Protezione dei Dati) come riferimento per la definizione dei contenuti dell’informativa. Nel post “Videosorveglianza e cartelli: in via di approvazione le linee-guida 3/2019” avevamo abbozzato uno schema di cartello. Oggi possiamo proporre ai nostri Clienti la versione definitiva, pienamente conforme alle indicazioni dell’EDPB.
Periodo di conservazione dei dati
Per concludere, un altro tema che viene affrontato per esteso è quello del periodo di conservazione dei dati. Secondo il Garante un periodo di conservazione di 24 ore dovrebbe essere sufficiente, ma la chiusura nei fine settimana o nei periodi festivi di certe attività potrebbe giustificare un intervallo più lungo. In ogni caso, oltre le 72 ore, si dovrà motivare approfonditamente la legittimità e la reale necessità di una tale durata.
Per una lettura più approfondita, puoi scaricare il file pdf delle FAQ del Garante.