Tipologia referenza
Sistema di rilevazione della temperatura tramite termocamere radiometriche per il termovalorizzatore della Città Metropolitana di Torino.
Cliente
TRM (Trattamento Rifiuti Metropolitani) S.p.A. società del Gruppo Iren.
Obiettivo
Il termovalorizzatore è un impianto per il trattamento dei rifiuti non riciclabili che, attraverso la loro combustione, produce nuova energia da immettere in rete. L’impianto di Torino in particolare può operare in assetto esclusivamente elettrico oppure in assetto cogenerativo, cioè fornendo sia energia elettrica che energia termica per il teleriscaldamento.
Il processo di termovalorizzazione ha inizio con la fase di Controllo e Conferimento nella quale i camion accedono attraverso il portale di verifica della radioattività e vengono quindi pesati e registrati. Superate queste prime ispezioni, i mezzi entrano nell’avanfossa e attraverso delle “bocche di lupo” scaricano i rifiuti nella fossa. Il secondo step è quello del Caricamento e Combustione: dalla fossa tramite due benne a polipo i rifiuti vengono prelevati e depositati su delle tramogge dalle quali poi sono convogliati nei forni di incenerimento.
Questa è senza dubbio una delle fasi più delicate dal punto di vista della sicurezza. Infatti l’accumulo di grandi quantità di rifiuti in ambiente chiuso favorisce lo sviluppo spontaneo di incendi che, se non rilevati e contenuti, possono dar luogo a incidenti anche molto gravi. Allo scopo di prevenire tali rischi o quantomeno di intervenire tempestivamente, la fossa è stata dotata di un impianto di rivelazione fumi a norma di legge. Tale impianto, per quanto efficace, si trova però ad operare in un ambiente ostile in quanto saturo di polveri. Ben consapevole di tali condizioni estreme, la Committenza ha deciso di incrementare la sicurezza dell’area con un sistema di rilevamento della temperatura da attuare tramite delle termocamere radiometriche.
Soluzione
L’esigenza primaria è quella di tenere sotto controllo i valori di temperatura dei rifiuti raccolti nella fossa. A tal fine sono state fornite e installate tre termocamere radiometriche della serie FLIR A35. In considerazione dell’ambiente piuttosto ostile, tali termocamere sono state montate in un idoneo contenitore in acciaio inox AISI 316 termostatato, con grado di protezione IP66, e con finestra anteriore in germanio per permetterne l’attraversamento dell’energia elettromagnetica emessa dal corpo caldo. In aggiunta, vista anche l’elevata concentrazione di polveri, le custodie sono state dotate di un sistema di pulizia della finestra anteriore tramite aria compressa.
Le termocamere radiometriche sono telecamere che lavorano nel campo delle lunghezze d’onda dell’infrarosso. Sebbene nascano come strumenti per rilevare l’energia termica presente su di una superficie, tali termocamere, tramite opportuni pacchetti software ad algoritmi proprietari, possono evidenziare i valori di temperatura, restituendo all’utente una mappa dell’energia termica presente sulla stessa superficie, mappa corredata da uno o più dati di temperatura.
Risultato
Le tre termocamere radiometriche, posizionate in modalità incrociata, all’interno della fossa del termovalorizzatore (figura 5 in Galleria Immagini), garantiscono una copertura totale dell’area da monitorare e minimizzano i rischi dovuti ad eventuali coni d’ombra prodotti dai cumuli di depositi. Inoltre la scelta di telecamere fisse anziché brandeggiabili assicura alcuni vantaggi fra i quali:
- assenza di organi in movimento e quindi maggiore affidabilità
- assenza di manutenzione meccanica
- riferimento della scena costante che permette può facilmente di individuare l’area inquadrata
Le tre termocamere registrano tramite un sensore ad infrarossi l’energia proveniente da un oggetto. Tale sensore invia le informazioni al software che elabora l’immagine che può quindi essere visualizzata su di un PC. Nel caso in cui siano rilevati valori di temperatura che superano il range di riferimento, gli addetti al controllo possono attivare tempestivamente dei monitori antincendio, ovvero delle lance orientabili alimentate a schiuma, telecomandate con un joystick dall’interno della cabina di controllo.
Il risultato ottenuto è quello di offrire un valido supporto all’impianto di rilevazione fumi nell’evidenziare tempestivamente i principi di incendio. Un intervento immediato infatti, non solo minimizza il rischio di incidenti ma evita anche che le procedure di spegnimento rendano i rifiuti non idonei alla combustione, scopo primario del termovalorizzatore.
Componenti
n°3 termocamere radiometriche FLIR A35 con ottica al germanio
n°3 custodie per termocamere in acciao inox con finestra al germanio e flangia per la pulizia ad aria compressa
n°1 Switch industriale Gbit Ethernet, con porte POE
n°1 Elaboratore industriale fanless ad alte prestazioni completo di monitor 21” e PLC tipo Siemens S7 1200 e SW di base
n°1 Sw di gestione/elaborazione ed interfacciamento con PLC Siemens S7-1200 via Profinet
I componenti sono stati forniti dalla Thermostick Elettrotecnica.