La Sorveglianza Cittadina, insieme al più esteso concetto di Smart City, sono alcuni dei temi più discussi dell’attuale dibattito sociopolitico. A fronte dei grandi investimenti che molte amministrazioni stanno facendo in tal senso, vi sono infatti importanti risvolti nell’ambito della Privacy. Gli orientamenti sono sostanzialmente due: da una parte ci sono coloro che vivono il bisogno di sicurezza come prioritario, sia in ambito privato che pubblico, dall’altra coloro che non vedono di buon occhio tale controllo organizzato ed esteso in quanto ritenuto lesivo della libertà individuale. Al di là di queste due posizioni è comunque doveroso affermare che gli strumenti usati a tal fine sono di per sé innocui, ma sono le modalità di utilizzo a fare veramente la differenza.
A ciò si aggiungono le spinte provenienti dal mercato della sicurezza, dove alcuni colossi hanno puntato molto sul settore della vigilanza del territorio. E’ il caso ad esempio di Hikvision che, come vi abbiamo raccontato nel post su Sicurezza 2017, ha fatto della Sorveglianza Cittadina il tema centrale della Fiera.
Via libera alle body cam per il personale Trenord
Al di là dei dibattiti e delle politiche commerciali, è innegabile il fatto che, soprattutto in certi contesti, alcune forme di controllo pubblico non solo sono necessarie, ma addirittura doverose. E’ questo ad esempio il caso del personale ferroviario, sia metropolitano che extraurbano. Dalla cronaca infatti sempre più spesso si legge di come tali figure siano esposte ad aggressioni più o meno serie e di come si trovino nell’impossibilità di difendersi e di denunciare i fatti. Proprio al fine di arginare tale tendenza, il Garante della Privacy ha dato il via libera all’utilizzo delle body cam – ossia quelle mini telecamere che possono essere indossate – da parte del personale Trenord, l’azienda per il trasporto su ferro della Regione Lombardia. Grazie a questi dispositivi, che verranno attivati soltanto in situazioni di pericolo e tensione, la Polizia Ferroviaria potrà intervenire tempestivamente in caso di bisogno, garantendo in tal modo la sicurezza degli addetti e dei passeggeri. Da settembre avrà inizio un periodo di sperimentazione prima dell’entrata in vigore definitiva.
Body cam e Forze dell’Ordine
L’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato, intervistato in proposito, si è detto favorevole all’idea che tali innovativi strumenti possano essere a breve adottati anche dalla Polizia Municipale. Egli ha poi aggiunto che, a tale scopo, nelle prossime sedute di Giunta Regionale proporrà una delibera per lo stanziamento di 300 mila euro finalizzati all’acquisto di telecamere mobili di cui dotare gli agenti di Polizia Locale del comune di Milano.
Oltre a Trenord sono già numerose nel nostro Paese le realtà, per lo più legate alle Forze dell’Ordine, in cui i dipendenti sono stati dotati di body cam. Stabilendo la legittimità dell’uso di tali strumenti da parte degli operatori maggiormente a rischio, il Garante della Privacy ha ufficialmente avallato una tendenza che è destinata ad avere ulteriori sviluppi nel breve termine. Così facendo inoltre, ha confermato ancora una volta quanto il tema della sorveglianza cittadina sia centrale nell’attuale dibattito socio-politico.